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Alex Webb - Istanbul: City of a Hundred Names
ed. Aperture - prima edizione 2007
Picture
Immagine

Alex Webb è un fotografo californiano, membro dell’agenzia Magnum. Nel 1998 ha visitato per la prima volta la città di Istanbul, in Turchia, ricavandone una fortissima impressione ed il desiderio di fotografarla in lungo ed in largo: da allora è tornato molto spesso in quei luoghi, e nel 2007 ha dato alle stampe il libro “Istanbul: City of a Hundred Names”.
Un artista come Webb è stato affascinato fin dal primo momento dal tentativo di un ritratto (impossibile) che potesse compendiare quei cento nomi che sono anche cento volti. E forse cento sono ancora pochi, per una città che vanta oltre duemila anni di storia, che è stata – nell’ordine – capitale dell’Impero Romano, dell’Impero Romano d’Oriente, dell’Impero Latino ed infine dell’Impero Ottomano.
L’unica costante di Istanbul è il suo esssere un crocevia, un punto di contatto tra Oriente ed Occidente, tra ricchezza e povertà, modernità ed arretratezza. E’ una città sempre paradossale, immobilmente caotica, ma comunque estremamente fotogenica – il che non vuol dire semplice da fotografare.
Credo che un aspetto subito evidente nel libro di Webb sia la potenza delle inquadrature. Sono spesso molto ardite, tagliate di netto da linee intorno alle quale l’immagine si costruisce, si organizza. Se date un’occhiata alle foto scattate alla stazione degli autobus, ad esempio, ve ne accorgerete subito. Webb ha compreso molto bene che per metter ordine (fotografico) in un vortice di vita e di persone come Istanbul, occorre avere coraggio, segnare dei limiti netti per non precipitare nella confusione e nell’indistinzione delle forme e dei colori.
Le parole, si sa, funzionano poco quando si tratta di restituire la forza delle immagini.
Ho l’impressione che “Istanbul: City of a Hundred Names”, oltre che uno splendido ritratto di città sia anche un libro utilissimo per chi vuole imparare a vedere. Dopodiché, premere il pulsante di scatto è solo una formalità, o quasi.

Massimiliano Sandri
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