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I Segnali del Corpo
Workshop con Alberto Moretti

Cosa distingue una fotografia di un volto e di un corpo da cui istintivamente fatichiamo a distogliere lo sguardo, da un’altra che guardiamo con distrazione senza soffermarci? Cos’ha in più un fotografo che riesce sempre e comunque a restituire l’immagine di una persona e a farne oggetto espressivo del proprio pensiero?
È di conoscenza comune che il corpo ha un suo linguaggio. Non è altrettanto noto che ogni corpo si esprime in modo diverso da qualsiasi altro e che solo superficialmente e per necessità divulgative può essere detto che ci sono dei modi comuni di espressione.
Ancor prima della nascita delle Accademie d’arte il corpo è sempre stato indagato nelle sue manifestazioni espressive, che non sono soltanto “modernamente” psicologiche, ma soprattutto rappresentative degli ideali di una civiltà e di una cultura. Un disegno anatomico di Leonardo Da Vinci, così vicino alla nostra sensibilità contemporanea, ci stupisce molto di più del Doriforo di Policleto di età greca. Eppure hanno uguale importanza perché ci raccontano l’Uomo e la sua Storia attraverso il corpo e i suoi segnali. Di comune conoscenza è anche la forza che Caravaggio esprime nei gesti corporei dei suoi racconti pittorici, per esempio nel Ragazzo morso da un ramarro. I primi due sono nudi, il terzo no. Eppure la forza espressiva del terzo è altrettanto potente se non di più. Potremmo estendere il ragionamento a molti maestri dell’arte, e la considerazione generale di priorità del corpo sulla percezione della vita, sulla rappresentazione delle civiltà, di narrazione della storia dell’uomo, non varierebbe.
La formula del workshop è la più efficace, è un’opportunità speciale, avendo il corpo bisogno di confidenza e di libertà che solo il contatto che si protrae per ore consecutive può dare.
Il corpo da fotografare sarà specificamente scelto per gli obiettivi che il corso si prefigge.
La Fotografia si è naturalmente cimentata fin dal suo nascere con il corpo, vestito e nudo, perché nel corpo è sempre stata vista l’esemplificazione della nostra natura comune. L’ambito della fotografia privata è di gran lunga quello più frequentato da sempre da tutti i fotografi indistintamente, e questo ci indica che nel corpo abbiamo sempre trovato uno specchio di noi e dei nostri desideri, una riconoscibilità inalienabile. Ma la Fotografia si è dovuta confrontare sempre con un grande problema: la verosimiglianza, del volto come del corpo, vestito o nudo che sia.
Questo nuovo workshop di Fotografia, proporrà alcune vie per raccontare il corpo secondo le attitudini individuali del fotografo, superando l’ostacolo della similitudine con l’”originale”. Insegnerà e metterà alla prova la capacità del fotografo di accedere contemporaneamente al proprio corpo e a quello della persona da ritrarre, concettualizzando entrambi. Il corpo è, infatti, un concetto da frequentare, non un involucro da narrare per la sua superficie. Chi fotografa un corpo, nudo o vestito che sia, deve essere in grado di associare un’Idea di esso con gli stimoli “materiali” ricevuti e con tutti i segnali muti che il corpo del fotografo e quello del corpo ritratto si scambiano, più o meno consapevolmente.
I partecipanti al workshop avranno la straordinaria opportunità di sfondare le barriere del proprio istinto, così condizionato da ciò che ogni giorno vediamo, per giungere a una narrazione del corpo inaspettata e personale, messa in evidenza col docente nel lavoro collettivo del sabato mattina.
La formula del workshop è senza dubbio la più efficace per affrontare seriamente - e con divertimento - questo tema, avendo esso bisogno di confidenza e di libertà che solo il contatto che si protrae per ore consecutive può dare.

Il programma
Sabato 16

Ore 9.30-12.00: conversazione sul ritratto del corpo – con l’ausilio di immagini e video - per individuare tutte le posizioni e le opinioni dei corsisti sul tema e poter giungere a un piano operativo individuale.
Ore 14-17.30: scatti fotografici secondo una regola prestabilita che darà massima efficacia al lavoro di ciascun fotografo.
Ore 18.00-20.00: scelta e preparazione dei file da parte dei corsisti e visione collettiva delle immagini della giornata; discussione generale e valutazioni del docente.

Domenica 17
Ore 9.30-12.00: seconda sessione di scatti in cui il corsista metterà a frutto il lavoro della giornata precedente. Ottimizzazione dei nuovi file.
Ore 14-18: visione collettiva delle immagini della giornata, preparazione di un portfolio da parte del fotografo, lettura pubblica dei portfolio da parte del docente.


Docente: Alberto Moretti
Data del Workshop: 16 e 17settembre 2017, Sabato e Domenica.
Orario: Sabato 9.30-12.00, 14.00-17.30, 18.00-20.00
            Domenica 9.30-12.00, 14.00-18.00
Luogo: da definirsi
Attrezzatura Fotografica: fotocamera digitale, computer personale, treppiede facoltativo.

Costo: 190 euro, under 26 anni e/o studenti 150 euro.
Possibilità di pranzi ed eventuale alloggio (non inclusi nella quota di partecipazione) presso locali convenzionati.

Scarica il Modulo di Iscrizione al Workshop
Scarica la scheda di iscrizione al CFF
Scarica la scheda del workshop.

Iscrizione e conferma: entro il 13 settembre 2017.
Numero minimo di partecipanti: 8 persone
info@circolofotograficofriulano.it

Per informazioni rivolgersi a:
347 165 3887 Luca,  333 939 1840 Dario, 339 200 1480 Emanuele







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